domenica 5 luglio 2009

BERLUSCONI/ACTIONAID: ULTIMA SPIAGGIA PER LA CREDIBILITA’ DELL’ITALIA

De Fraia: “Il primo ministro si impegni a ottenere i finanziamenti necessari per la lotta alla fame”

Nell’intervista rilasciata a Bob Geldof e pubblicata stamattina su La Stampa, Berlusconi ha ammesso il ritardo da parte dell’Italia nel finanziare la lotta alla povertà. “I tanti motivi di questi ritardi, a leggere l’intervista, sembrano tutti indipendenti dalla volontà del primo ministro – ha dichiarato Luca De Fraia, segretario generale aggiunto di ActionAid - Ma un capo di governo non deve scaricare altrove la responsabilità di mancanze che mettono a rischio la lotta alla povertà nel mondo nonchè la credibilità del suo Paese e la sua personale”.

Nell’intervista il governo italiano si è impegnato a rispettare l’obiettivo di raggiungere entro il 2010 lo 0,33% del PIL nell’aiuto pubblico allo sviluppo, per arrivare poi allo 0,51% nel 2015. “Che credibilità hanno queste dichiarazioni, nel momento in cui nell’ultima finanziaria l’Italia ha dimezzato l’aiuto pubblico allo sviluppo? – continua De Fraia - Già in passato, più volte, Berlusconi ha dichiarato che in pochi anni avrebbe portato la quota italiana degli aiuti allo sviluppo all’1%. Non può permettersi altre dichiarazioni destinate a cadere nel vuoto”.

“Menzionando le sue iniziative private in favore di un orfanotrofio in Thailandia e un ospedale in Brasile, Berlusconi ha confermato il suo impegno personale nella lotta alla povertà. Ma – commenta De Fraia – in quanto capo del governo il suo primo impegno dev’essere quello di rimettere l’Italia in carreggiata rispetto agli impegni assunti in sede internazionale”.

“Inoltre - conclude De Fraia – in quanto presidente di turno è responsabilità di Berlusconi che il G8 assuma iniziative concrete nella lotta alla povertà, a partire dal garantire il diritto al cibo. La FAO ha dichiarato che, per far fronte alla crisi che ha portato il numero di affamati nettamente oltre il miliardo, occorrono 30 miliardi di dollari l’anno. In quanto grandi potenze i G8 devono arrivare a versare, entro il 2012, almeno 23 miliardi l’anno: la credibilità personale di Berlusconi si misurerà sull’ottenimento e l’implementazione di questo risultato”.

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