“Il richiamo del Ministro Zaia all’importanza delle misure protezionistiche a tutela dei piccoli agricoltori locali e alla qualità delle produzioni autoctone, conferma come siano ormai evidenti le contraddizioni di un modello agricolo volto alla liberalizzazione incontrollata dei mercati e alle esportazioni. E’ giunto il momento di porre i contadini al centro delle politiche per lo sviluppo”, spiega Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid mentre prosegue il meeting dei Ministri dell’Agricoltura del G8.
“Tanto dai paesi del Sud quanto da quelli del Nord del mondo”, prosegue De Ponte, “sono molte le proposte per la salvaguardia delle tariffe doganali che consentano ai piccoli agricoltori locali di proteggere i prodotti agricoli dall’instabilità dei mercati internazionali. Il problema della crisi alimentare infatti non risiede in una carenza di produzione ma nella diseguale distribuzione di cibo a livello globale, nonché nei flussi speculativi che rendono i prezzi instabili e aumentano la discrepanza con la produzione agricola reale. Apprezziamo dunque la determinazione del ministro Zaia nel voler inserire nel documento finale un impegno forte per combattere i flussi speculativi”.
“E’ tempo di riconoscere che il modello agricolo industrializzato volto alla produzione di monoculture orientate all’esportazione, è stato un fallimento e auspichiamo una nuova valorizzazione dell’ agricoltura familiare, attento alla preservazione delle produzioni locali e tradizionali”.
domenica 19 aprile 2009
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