mercoledì 8 luglio 2009

G8, ACTIONAID: PIU’ DI MEZZO MILIONE DI PERSONE SARANNO A RISCHIO FAME DURANTE I TRE GIORNI DEL VERTICE

De Fraia: "Dal G8 correttezza e trasparenza sui fondi per la sicurezza alimentare"
Coppito, 8 luglio 2009

"Condividiamo le speranze del presedente Berlusconi riportate dai media a seguito della conferenza stampa di ieri che il vertice italiano si possa concludere con l’adozione di una significativa iniziativa sul tema della sicurezza alimentare globale. Richiediamo però da parte dei membri del G8 un esercizio di correttezza e trasparenza affinché vengano contabilizzate come contributo alla cosiddetta "Aquila food security initiative" quelle risorse pubbliche effettivamente destinate alla lotta alla povertà". Questa la dichiarazione Luca De Fraia, segretario generale aggiunto di ActionAid, all’apertura dei lavori del G8 di L’Aquila.

"Se guardiamo all’andamento della crescita della povertà dell’ultimo anno, possiamo stimare che nei soli tre giorni del vertice, più di mezzo milione di persone si aggiungeranno a quelle che già soffrono di fame cronica. Riteniamo quindi che l’impegno economico di 15 miliardi di dollari annunciati dal presidente Berlusconi, sia largamente insufficiente per dare una risposta concreta al problema della crescita esponenziale della fame", prosegue De Fraia.

Actionaid ritiene che per far fronte in maniera efficace alle necessità in materia di sicurezza alimentare a livello globale sia invece necessario un investimento annuo pari a 23 miliardi di dollari da parte dei paesi del G8 entro il 2012. Solo in questo modo si darebbe una risposta reale al fabbisogno stimato dalle Nazioni Unite di 30 miliardi di dollari e al quale oggi i Paesi ricchi hanno risposto solo con un’erogazione pari al 10% di tale somma. Secondo le stime di ActionAid inoltre, l’Italia è all’ultimo posto tra i paesi del G8 nella lotta alla fame: attualmente spende 220 milioni mentre dovrebbe arrivare a quota 1, 59 miliardi entro il 2012.

"Ci appelliamo al richiamo del presidente Berlusconi ai "valori dell’etica, della moralità e della trasparenza", affinché si metta la parola fine allo scandalo della fame nel mondo e delle promesse non mantenute", conclude De Fraia.

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