“Siamo rimasti sorpresi che in occasione della conferenza stampa tenuta dal Ministro Tremonti e dal Dir. Grilli ci sia stata l’ammissione che l’implicazione della crisi sui Paesi in via di sviluppo venga discussa “ai margini” dell’incontro dei Ministri delle Finanza del G7. Ciò detto, il riferimento dei Ministri all’importanza di investire nell’agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare, è un passaggio politico importante, specialmente per il riferimento ai piccoli produttori”, dichiara Luca De Fraia, segretario generale aggiunto di ActionAid, al termine della ministeriale svoltasi a Lecce.
“Le più recenti stime della FAO e della Banca Mondiale confermano che sono ormai oltre 1 miliardo le persone che soffrono la fame. Ciò significa che negli ultimi due anni, la crisi globale, economica e alimentare, ha spinto oltre 80 milioni di persone al di sotto della soglia dell’estrema povertà. In pochi mesi si è dissipato il progresso fatto nel corso degli ultimi 15 anni. Il G8 non può più sottrarsi alle proprie responsabilità nel garantire la sicurezza alimentare globale”, prosegue De Fraia.
Fino ad oggi – spiega ActionAid - la fame è rimasta purtroppo una questione marginale nei programmi politici dei governi e gli aiuti all’agricoltura hanno subito una drastica riduzione. Negli ultimi 25 anni infatti, i fondi per gli aiuti all’agricoltura sono diminuiti dell’85% per i donatori multilaterali e del 40% per i donatori bilaterali. E’ dunque necessario far aumentare progressivamente gli aiuti all’agricoltura per farli tornare al 10% del PIL globale, ovvero ai livelli di 20 anni fa. Chiediamo con forza al G8”, conclude De Fraia “di specificare una cadenza degli investimenti, perché rimane ancora un mistero come e quando questi investimenti promessi verranno allocati.
“Gli Stati Uniti stanno proponendo di investire 3-4 miliardi per l’agricoltura e la lotta alla fame nei prossimi anni. Ci aspettiamo dunque che la presidenza italiana del G8 concretizzi un piano per l’agricoltura anche sulla base della proposta statunitense e preveda un conseguente impegno finanziario da parte del nostro paese”, conclude De Fraia.
domenica 14 giugno 2009
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