È necessaria "una risposta forte, coerente e coordinata" contro la crisi globale e i suoi effetti sui Paesi in via di sviluppo per evitare “che si trasformi in una crisi sociale più profonda”. Questo il messaggio dei Ministri dello Sviluppo del G8 riuniti a Roma insieme ai Paesi del G5, l’Egitto, l’Unione Africana e il NEPAD.
Secondo il documento finale, i Ministri hanno riconfermato gli impegni presi al G8 di Gleneagles del 2005 e promosso la creazione di una “partnership globale” sui temi dello Sviluppo economico e della Cooperazione internazionale al fine di “rispondere ai bisogni delle comunità più vulnerabili presenti nel mondo”. Hanno inoltre messo l’accento sulla necessità di adottare “finanziamenti innovativi per lo sviluppo” per promuovere la crescita economica, invitando i Paesi e le società coinvolte a dimezzare le commissioni sulle rimesse degli immigrati verso le Nazioni di origine, dall'attuale 10% al 5%, in 5 anni, una misura che secondo i Ministri permetterebbe di ottenere tra i 12 e i 15 miliardi di dollari l’anno per i Paesi d’origine. Franco Frattini ha però sottolineato che questa forma di finanziamento “è aggiuntiva e non sostitutiva dei meccanismi tradizionali”.
Ulteriori informazioni al sito del Ministero Affari Esteri:
http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2009/06/20090612_G8DevelopmentMeeting.htm
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