venerdì 8 maggio 2009

“CIVIL G8” - Il documento finale della GCAP (Coalizione Italiana contro la Povertà): “Le Sfide globali e le proposte della società civile italiana”

Il documento finale della GCAP consiste in richieste ai Paesi del G8 divise in quattro macrocategorie:

1. SICUREZZA ALIMENTARE

Nel 2008 la crisi degli alimenti ha provocato serie conseguenze. La FAO ha stimato che le persone che soffrono la fame sono adesso 963 milioni. A tutto ciò si deve poi aggiungere il ruolo drammatico giocato dalla speculazione finanziaria che ha creato milioni di nuovi poveri. Per porre rimedio a questa situazione, occorre riuscire ad assicurare la stabilità finanziaria, la stabilità climatica, la fertilità della terra e le risorse naturali. I soldi per difendere l’agricoltura, in particolare quella contadina a dimensione familiare e con essa la vita e la sua dignità, si possono e si devono trovare, ma occorre farlo subito, passando dai 3.9 miliardi di dollari stanziati nel 2006 a 30 miliardi entro il 2012.

2. FINANZA GLOBALE

La comunità internazionale si trova a dover affrontare una sfida composta da due aspetti tra loro intimamente correlati: correggere le storture che hanno portato alla crisi finanziaria internazionale e orientare il nuovo assetto finanziario affinché concorra a realizzare il diritto universale allo sviluppo. Per questo, occorrono innazitutto misure volte a mitigare l’impatto della speculazione finanziaria, mettendo sotto controllo i suoi strumenti (hegde funds, private equity, derivati) e ponendo fine allo scandalo dei paradisi fiscali. Ma è l’intero sistema finanziario che va riorientato, se si vuole che esso diventi strumento per lo sviluppo e la promozione dei diritti umani e precondizione essenziale di questo è arrestare immediatamente la fuga di capitali che colpisce i Paesi del Sud; ma occorre anche che gli impegni assunti a Monterrey siano ripresi e rilanciati, intervenendo in maniera decisa per mettere sotto controllo la speculazione e la volatilità dei capitali; l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo, che è strumento essenziale quando è prevedibile, slegato e di lungo periodo, va aumentato su scala globale mantenendo vivi per i Paesi del G8 gli impegni assunti a Gleaneagles nel 2005 e il traguardo, contenuto tra gli altri dall’Ottavo Obiettivo del Millennio delle Nazioni Unite, dello 0,7% del PIL entro il 2015. Infine la capacità di monitorare ed orientare il sistema finanziario va notevolmente accresciuta, ripensando il ruolo delle Istituzioni Finanziarie Internazionali in un’ottica di effettiva partnership per lo sviluppo.

3. CLIMA

Il 2009 è l’anno che potrebbe decidere le sorti dell’umanità e del Pianeta. L’emergenza climatica rappresenta, infatti, il fattore di rischio maggiore che la comunità internazionale deve affrontare. I Paesi del G8 devono e possono svolgere un ruolo essenziale anche per ciò che attiene lo sviluppo sostenibile: devono, perché sono responsabili di circa il 39% delle emissioni attuali di gas serra e del 62% delle emissioni storiche; possono perché, pur rappresentando solo il 13,5% della popolazione, detengono oltre il 60% della ricchezza mondiale. E’ necessario quindi che il G8 operi da subito per il rilancio del negoziato multilaterale, che dovrà condurre ad un risultato positivo in occasione della Conferenza delle Parti di Copenhagen del dicembre 2009.

4. UNA NUOVA GOVERNANCE GLOBALE

Accanto a nuove politiche economiche è necessario costruire una nuova governance che assicuri la tutela dei beni pubblici globali. Le leve del potere devono passare dalle mani di pochi che hanno una influenza sproporzionata all’interno delle istituzioni multilaterali, (tra cui i paesi del G8), ad una democrazia che possa assicurare la trasparenza nei processi decisionali mondiali basata sullo stato di diritto e sull’etica delle responsabilità che trascenda la dicotomia tra l’interesse nazionale e la solidarietà internazionale nel valore intrinseco della ricerca del bene comune.

Il documento è disponibile interamente al seguente indirizzo: http://www.gcap.it/2009/AllegatoNostreRichieste.pdf

GCAP ha lanciato inoltre la campagna “Press the 8”. Se anche tu condividi le richieste della GCAP al G8 e vuoi unirti a questa petizione, puoi aderire compilando e firmando il modulo che trovi a questo indirizzo: http://www.gcap.it/2009/segno.php

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