I leader dei Paesi del G20, riuniti a Londra il 2 aprile, hanno raggiunto un accordo per finanziamenti pari a circa 1000 miliardi di dollari per far fronte alla crisi economica e ricostruire la fiducia nel sistema finanziario. Le risorse verranno messe a disposizione attraverso il Fondo Monetario Internazionale e altre istituzioni. Al Vertice è stato inoltre deciso di stilare una lista nera di paradisi fiscali (già disponibile sul sito dell’OCSE).
I Paesi del G20 si rincontreranno a settembre a New York, a margine della conferenza generale dell’ONU, per verificare l'attuazione degli accordi presi.
Secondo EURODAD (European Network on Debt and Development), benché l’accordo preveda finanziamenti consistenti, i leader del G20 non hanno adottato misure per combattere le disuguaglianze e promuovere la sostenibilità. Nonostante il meeting abbia permesso di intravedere dei progressi, gli accordi non prevedono misure per sradicare le cause della crisi.
ActionAid ha analizzato le conclusioni del G20, in particolare in relazione al loro impatto sui Paesi in via di sviluppo. Per leggere le conlcusioni di quest'analisi clicca qui
Per maggiori informazioni:
Sito del Vertice G20: http://www.londonsummit.gov.uk/en/summit-aims/timeline-events/summit-outcomes
Sito di EURODAD: http://www.eurodad.org/whatsnew/articles.aspx?id=3539
Sito dell’OCSE: http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?del=20090403&fonte=TLB&codnews=648
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