“Quello sulle risorse è un segnale importante che l’Ue si trova a lanciare ai leader del G8 – continua De Fraia – ma deve necessariamente essere supportato da altri interventi strutturali che consentano di correggere alcune delle cause principali della crisi alimentare: le attuali regole commerciali e i sussidi alla produzione di biocarburanti sostenute dall’Unione Europea non consentono di porre fine a molte delle distorsioni che hanno provocato l’attuale crisi dei prezzi”. Nel 2003 - ricorda ActionAid - l’Unione Europea si diede un target per la sostituzione dell’utilizzo di combustibili fossili ad uso energetico con biocombustibili pari al 5,75% entro il 2010, con la conseguenza che molti terreni agricoli sono stati riconvertiti dalla produzione ad uso alimentare a quella energetica. “Per far fronte all’attuale crisi alimentare – conclude De Fraia – è essenziale che l’Unione Europea faccia la propria parte sospendendo immediatamente qualunque tipo di sussidio alla produzione di biocarburanti e facilitando il processo di cambiamento delle regole del commercio”.
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