Si è svolta oggi, con un giorno di anticipo rispetto al vertice ufficiale, la cerimonia d'apertura del People's Summit, il vertice alternativo della società civile che si svolge a Sapporo, presso il Sapporo Convention Centre.
E’ stata una giornata di festa a Sapporo, dove si è aperta la kermesse del People’s Summit, il raduno “no global” alternativo al vertice G8 cominciato oggi a Toyako.
Il momento di maggiore visibilità è stato quando i risultati delle voci globali raccolte dalla campagna Tanabata in questi mesi, promossa dalla coalizione internazionale Gcap, sono stati simbolicamente mostrati come grandi palloni bianchi “carichi” di richieste specifiche per il leader del G8: salute, istruzione, cibo per tutti, oltre a posizioni ferme contro il cambiamento climatico.
La cerimonia di apertura del vertice alternativo ha dato spazio alle popolazioni indigene del nord del Giappone, gli Inuit, oltre a quelle dell’America del sud: il richiamo all’importanza per l’uomo di riscoprire il dialogo con la natura, con la madre terra carica di ricchezze, si è levato in modo deciso nell’assemblea, attraverso un lungo momento di silenzio e contatto “fisico” con la terra.
La prima giornata di simposi ha poi dato spazio alle voci della società civile globale impegnata sui temi dell’ambiente, dello sviluppo e della lotta alla povertà, con un forte accento e sull’enorme impatto che la pandemia dell’AIDS e le altre sfide della salute globale stanno ponendo sulla vita delle persone più povere, in particolare in Africa.
Paola Giuliani, ActionAid
Rappresentante dell’Osservatorio AIDS al G8
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