Dal 28 al 30 maggio a Yakohama in Giappone si è svolta la IV edizione della Conferenza Internazionale di Tokyo sullo sviluppo dell’Africa, conosciuta come TICAD. La TICAD viene organizzata ogni cinque anni dall’inizio degli anni ’90 dal Governo giapponese in collaborazione con la Banca Mondiale e il programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).
Concepita inizialmente negli anni post guerra fredda per colmare il deficit di attenzione e di aiuti da parte del mondo occidentale verso il continente africano, questo appuntamento ha trovato nelle più recenti edizioni difficoltà a collocarsi con rilevanza nel costesto internazionale. L’aumentato peso politico ed economico della Cina nel continente africano e il rinnovato slancio - almeno in termini di appuntamenti e pronunciamenti ufficiali - da parte dei paesi donatori hanno implicato per il Giappone uno sforzo di chiarimento di quale valore aggiunto portasse la TICAD. Nondimeno la quarta edizione è stata concepita per nutrire il dibattito e strutturare il posizionamento del G8 in tema di Africa e sviluppo: gli obiettivi che ne discendono sono di promuovere un dialogo ad alto livello tra i leaders africani e i partners del Nord del mondo e le istituzioni internazionali; mobilitare risorse a supporo di iniziative di sviluppo radicate e volute dai paesi africani.
Sotto il titolo “Verso un’Africa viva: continente di speranze e opportunità” sono state condotte consultazioni e discussioni per:
- assicurare la crescita economica del continente (soprattutto delle piccole e medie imprese e del settore finanziario)
- perseguire la pace e la sicurezza umana in contesti di emergenza e conflitti e raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio
- affrontare le sfide ambientali poste dal cambiamento climatico. Tra gli altri sono intervenuti anche Jeffrey Sachs, Wangari Maathai e le rockstar Youssou N’ Dour e Bono. Le ONG che hanno espresso insoddisfazioni sugli esiti della conferenza per:
- la mancanza di coordinamento tra i leader africani; troppi incontri bilaterali invece che una voce forte e unitaria sui temi più importanti
- l’opacità del collegamento tra i risultati della TICAD e il comunicato finale del G8 sui temi di Africa e sviluppo
- l’eccessiva enfasi riposta sulla crescita economica e il settore privato invece che sul raggiungimento degli Obiettivi del Millennio.
Tuttavia la Dichiarazione di Yokohama - documento finale del Vertice - ha beneficiato dell’attività di pressione svolta da ONG giapponesi e internazionali. Gli impegni presi saranno oggetto di monitoraggio da parte della società civile.
Foto:2008.Hitoshi.Furuya
lunedì 30 giugno 2008
TICAD, la Conferenza Internazionale di Tokyo sullo sviluppo dell’Africa
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