lunedì 20 aprile 2009

G8 AGRICOLTURA - ACTIONAID: DOCUMENTO FINALE DELUDENTE E CONTRADDITTORIO

“Il documento finale firmato oggi dai Ministri dell’agricoltura del G8, è purtroppo deludente sotto molti aspetti. Nonostante sia stata ribadita l’importanza di riportare l’agricoltura al centro del dibattito politico internazionale e di aumentare gli investimenti in agricoltura, il documento non contiene nessun target da raggiungere o impegno concreto per aumentare i livelli di aiuti allo sviluppo agricolo, in costante calo da 25 anni”, queste le dichiarazioni di Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid, alla chiusura del vertice di Cison di Valmarino.

“Ci aspettavamo di più da questo primo vertice sull’agricoltura”, prosegue De Ponte. “Ancora una volta si riconferma la formula di un documento finale farcito di constatazioni degli impegni presi nei summit precedenti senza la formulazione di impegni concreti per il futuro. Le contraddizioni che vi si leggono sono molteplici: riguardo ad esempio le cosiddette “nuove tecnologie”, l’impegno a sostenere la ricerca e l’innovazione, senza specificare in che misura questo riguardi gli organismi geneticamente modificati (OGM), mal si coniuga infatti con la protezione della biodiversità e della tipicità dei prodotti agricoli”.

“Siamo inoltre preoccupati dall’enfasi posta sull’importanza di far crescere la produzione di energie rinnovabili tramite i biocarburanti. Sebbene la dichiarazione faccia un accenno all’importanza di tutelare la sicurezza alimentare non vengono indicate delle soglie di produzione precise per scongiurare il conflitto tra “combustibile e commestibile”, per utilizzare un'espressione cara al Ministro Zaia”.

“A differenza di quanto più volte dichiarato dal Ministro negli scorsi giorni, di voler fissare regole per proteggere i piccoli agricoltori del Sud e del Nord da un modello di libero mercato che rischia di far diminuire la qualità a favore delle quantità, nel documento finale leggiamo un preoccupante rinnovato sostegno alla liberalizzazione dei mercati e un conseguente bando ad ogni protezionismo che non si comprende come possa convergere con la tutela dei mercati agricoli integrati. Eppure la crisi finanziaria ci ha insegnato quanto la volatilità dei prezzi delle derrate alimentari sia determinata da un mercato non sufficientemente regolamentato”.

“Infine”, continua De Ponte, “l’approccio coordinato per la gestione degli stock alimentari può rappresentare un’arma vincente solo se questi servono ad incentivare la produzione locale nel Sud del mondo e non vengono utilizzati come uno strumento per supportare la produzione agricola dei paesi ricchi”.

“Ci auguriamo dunque,” conclude De Ponte, “che i Ministri per lo sviluppo che si riuniranno a Pescara prima e i capi di Stato a La Maddalena poi, raccolgano il testimone e si facciano fautori di decisioni chiare e concrete per far fronte alle sfide globali che non si possono risolvere a parole ma solamente con i fatti”.

Le conclusioni della ministariale agricoltura sono disponibili al sito ufficiale del G8 2009:
http://www.g8italia2009.it/G8/G8_Allegato/DICHIARAZIONE_FINALE_G8_ITALIANO,0.pdf

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